UIL FPL L’Aquila chiede Asl1 maggior considerazione per precarie condizioni lavoratori dell’emergenza

SULMONA – “La UIL FPL della Provincia dell’Aquila condivide completamente la manifestazione e le sue ragioni che i professionisti dell’emergenza/urgenza hanno organizzato  a Roma dinanzi alla sede del Ministero della Salute“, scrive in una nota il sindacato.

L’emergenza/urgenza ha un valore immenso perché ha la sua espressione nel preziosissimo lasso di tempo definito “della sopravvivenza” che può fare la differenza tra la vita e la morte di una persona. Il lavoro presso un Pronto Soccorso è completamento diverso rispetto a quello di un reparto di degenza o di un servizio, perché non è programmabile, non è prevedibile e impone continui aggiustamenti da parte del personale che deve essere sufficientemente plastico per rispondere alle esigenze più svariate e a più esigenze contemporaneamente”.

“Ognuno di noi – continua la UIL -, quando si reca in un avamposto di emergenza, si aspetta di essere trattato come l’unico, di ricevere tutte le attenzioni necessarie a soddisfare i bisogni di salute fisica ma anche psicologica. E’ dal Pronto Soccorso che ci aspettiamo la diagnosi, il più precisa possibile, nel più breve tempo possibile e la soluzione, altrettanto rapida ed efficace. Lo stato d’animo con cui ci poniamo di fronte ad un reparto di emergenza/urgenza non è lo stesso con cui affrontiamo il ricovero in una degenza ordinaria proprio perché in quest’ultima l’ansia, la paura, lo sgomento sono già stati filtrati dal lavoro del Pronto Soccorso”.

“E se da un lato brucia il fuoco dei pazienti con le loro problematiche, dall’altra parte della barricata si accende spesso il falò dei servizi che reclamano percorsi adeguati, dei posti letto insufficienti, di un territorio che non riesce a rispondere alle esigenze dei pazienti. E’ questo, grossolanamente, lo scenario in cui i medici, gli infermieri e gli OSS dei servizi di emergenza lavorano tutti i giorni facendo i conti con turni massacranti, con penuria di risorse umane e tecnologiche. La UIL FPL facendo propria la voce nazionale della SIMEU, intende pertanto accendere i riflettori su tutti i Pronto Soccorsi dell’Azienda”.

“La grave carenza di personale soprattutto medico che affligge tutti i servizi di urgenza non può restare inascoltata perciò la UIL FPL chiede ai vertici aziendali una maggiore considerazione delle precarie condizioni in cui versano i lavoratori dell’emergenza. Si deve procedere rapidamente ai concorsi e, per rendere attrattivi questi servizi, bisogna necessariamente lavorare non solo su compensi diversi ma anche e soprattutto su percorsi definiti, aumento dei posti letto, informatizzazione regionale della gestione dei posti letto; bisogna lavorare per restituire ai Pronto Soccorsi la giusta dignità che certo non è quella di  un servizio sostitutivo dell’ambulatorio di medicina generale o una scorciatoia per eludere le liste di attesa”.

“Nonostante la dura crisi – conclude la UIL FPL – pronto soccorso e 118 continuano ad essere i riferimenti primari aperti all’accoglienza – anche sociale – ed al bisogno di aiuto dei cittadini. E se qualche volta la nostra presa in carico non è quella che ci saremmo aspettati, bussando alle porte del Pronto Soccorso, riflettiamo sul fatto che non può essere sempre e tutta colpa degli operatori. Salvare la medicina d’emergenza significa salvare i professionisti, i pazienti, l’intero SSN nella sua forma universalistica, equa e sostenibile”.

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